OLIVIERO TOSCANI

Condividiamo il post su Facebook di Francesco Bianchini e la sua bella foto di Toscani, in visita a Palazzo Piccolomini nel 2023.

Condividiamo non solo in senso “social” ma condividiamo il pensiero di Toscani sulla fotografia, sul senso del fotografare e sulla bulimia fotografica che attraversa la nostra società. Sognamo un giorno in cui il 90% dei contenuti social perda interesse e restino solo le cose creative e interessanti; sognamo gente che torni a meravigliarsi del vero straordinario, che torni a confrontarsi di persona su immagini ed emozioni.

Un saluto al Maestro, spesso denigrato dai benpensanti, ma di sicuro un genio assoluto.

Ecco il testo di Bianchini:

Oggi se ne va un gigante, genio, artista e maestro della fotografia…

Oliviero Toscani (foto scattata da me) Pienza, 9 Maggio 2023

Di seguito alcuni dei suoi pensieri sulla fotografia

  • È importante cosa fotografi e perché lo fotografi… Non con cosa lo fotografi
  • il fotografo di oggi vuole piacere a tutti ed è questo il più grande sbaglio che possiamo fare .. la ricerca del consenso crea la mediocrità
  • Imparare e fotografare non significa tanto apprendere il funzionamento delle macchine (oggi sempre più semplificate), bensì quello dei propri occhi e del proprio cervello
  • Fotografare è diventata un’attività banale… Oggi tutti fanno foto, ma quasi nessuno è un fotografo: le persone usano la tecnologia per mostrare agli altri quello che pensano sia interessante, quindi ce n’è per tutti i gusti, foto bellissime e altre inguardabili. Il mestiere del fotografo, quindi, è finito.
  • La fotografia era la memoria storica dell’umanità. Prima della fotografia non si sapevano le cose, non si conoscevano le persone. La fotografia ha ancora questa funzione: è e sarà la memoria storica dell’oggi, di questa umanità abbastanza confusionaria e molto individualista, nella quale ognuno vuol far vedere se stesso a tutti come se questi non aspettassero altro e a volte è così…
  • Tutti fotografano ma non sanno quel che fanno; è come se tutti scrivessero senza conoscere la lingua. È arrivato il momento di capire il senso dell’azione che ora definisce l’umanità e la realtà: senza immagini non esiste neppure la realtà. La fotografia in quanto sguardo è la cosa più importante del nostro attuale rapporto con noi stessi e il mondo…

MOSTRA FOTOGRAFICA “CON GLI OCCHI DI UN FIGLIO”

Il Centro Commerciale Naturale di Pienza organizza una mostra fotografica dal titolo CON GLI OCCHI DI UN FIGLIO, realizzata con le immagini di Pienza e la Val d’Orcia viste da fotografi amatoriali pientini Enea Barbieri, Francesco Bianchini e Fabio Martini.

La mostra, curata da Roggero Roggeri, si terrà a Palazzo Salomone Piccolomini dal 21 settembre al 6 ottobre 2024 con ingresso libero. Le fotografie saranno presenti nel catalogo della mostra di cui pubblichiamo l’intervento introduttivo del Presidente del Gruppo Fotografico.

UN ALTRO SGUARDO

E’ un piacere per il Presidente del Gruppo Fotografico Pientino raccogliere l’invito a scrivere un intervento per questo catalogo, pubblicazione che unisce il lavoro di tre fotografi di cui due già soci da lunga data della nostra associazione culturale.

La quarantennale presenza del Gruppo Fotografico – nato nel 1984 per volontà di Rino Massai, Mario Mangiavacchi e Arnaldo Della Giovampaola – ha senz’altro contribuito a creare una base ed un punto di riferimento per quanti – a Pienza – si sono cimentati a vario titolo con l’arte fotografica e ancor di più ha contribuito a dare una “casa” ad un ricco archivio di foto recenti e di foto storiche, queste ultime raccolte negli anni tra la cittadinanza e oggi presenti in formato digitale nel patrimonio sociale.

Sono ormai anni che sui giornali di tutta Italia imperversano foto a tutta pagina della Val d’Orcia, mentre pubblicità, film e telefilm utilizzano le nostre colline per rendere l’idea di momenti felici, per simboleggiare attimi di vita tranquilla; negli archivi del Gruppo queste immagini sono state catturate da tempo, catalogate e organizzate come un piccolo tesoro, patrimonio di tutti. L’amore per la propria terra, per ciò che le sue immagini suscitano, è, forse, il filo conduttore di tutta l’attività del Gruppo; paesaggi, torri, chiese, strade tortuose e silhouette di cipressi appuntiti e paesi arroccati, provenienti da un passato lontano e vicino, sono stati oggetto delle nostre attenzioni ben prima che lo fossero per tanti. Ma negli archivi del Gruppo è possibile trovare anche immagini delle attività agricole e artigianali, delle manifestazioni e degli eventi culturali e folcloristici, dei set cinematografici e degli eventi eccezionali che hanno interessato il territorio; tutte realtà documentate e valorizzate con le mostre e le pubblicazioni del Gruppo, Bellezza del territorio e attività dell’uomo immortalate a futura memoria.

Attualmente l’attività principale che il Gruppo riesce a svolgere è quella di mantenere viva la documentazione fotografica raccolta: l’archivio contiene oltre 11.000 immagini “fisiche” accumulate in quaranta anni di attività, oltre a migliaia di scatti digitali salvati sulle memorie. Gran parte delle foto sono confluite annualmente in mostre ed in nostre pubblicazioni e sono state messe a disposizione di enti pubblici e privati alla ricerca di testimonianze e scatti originali su Pienza, la Val d’Orcia e la sua storia.

Suscita pertanto particolare interesse l’iniziativa del Centro Commerciale Naturale che ha voluto dare spazio, dopo qualche anno di nostra assenza, ad una originale mostra fotografica che va oltre la ricerca della foto iconica e si concentra sui punti di vista personali degli autori. Come sosteneva il registra e fotografo tedesco Wim Wenders, la foto non è solo ciò che sta oltre l’obiettivo e viene stampato su carta; essa racconta anche chi c’è dietro alla macchina fotografica e ci mostra il suo modo di vedere le cose. Credo che questa lettura si addica pienamente ai tre autori coinvolti; guardando le loro foto conosceremo un po’ anche loro ed il loro modo di essere di fronte alla realtà.

Concludo il mio intervento ricordando che quest’anno ricorre il quarantesimo anniversario della nascita del GFP, anniversario che, purtroppo, è stato funestato dalla improvvisa perdita del suo storico fondatore; Rino Massai è stato per tutti i quaranta anni promotore instancabile della nostra associazione. Rino ha dedicato – letteralmente – anima e corpo al Gruppo, al suo sviluppo, alla cura dei materiali, alla loro divulgazione e utilizzo lasciando un vuoto che difficilmente potrà essere colmato. E’ però un piacere essere testimoni di uno dei tanti frutti che – senza dubbio – si è riprodotto grazie ai semi da lui seminati.

 Umberto Bindi

Presidente del Gruppo Fotografico Pientino

CIAO PRESIDENTE

Ci sono delle persone destinate a lasciare sempre un segno in tutto quello che fanno; Rino era una di quelle persone. Il suo entusiasmo ti contaminava e ti trascinava per tanti sentieri. Fondatore del Gruppo Fotografico Pientino e presidente per lunghi anni, non ha mai smesso di raccogliere immagini e di crearne di nuove, in un flusso ininterrotto di storie ritrovate e di storie presenti che saranno storia fotografica in futuro.
Ci mancheranno tutti i suoi foglietti di istruzioni e di “allerta” sparsi per tutte le stanze, sui marchingegni per farli funzionare, sulle porte per entrare, sulle scatole per conoscerne il contenuto.
Ci mancherà la sua costanza e tenacia nel perseguire obiettivi collettivi, ci mancherà la sua voce – spesso critica ma mai prepotente – sempre presente nelle assemblee, riunioni, convegni, ricorrenze e cene.
CIAO RINO e grazie per il tuo tempo che ci hai dedicato!

PIENZA PASSATO E PRESENTE – CORTOMETRAGGIO

Sabato 1 ottobre presso la Sala Convegni Comunale di Piazza San Carlo, Rino Massai presenta il suo lavoro di ricostruzione storica per immagini della realtà pientina. Foto d’epoca e nuove riprese si fondono in una testimonianza inedita delle persone e dei luoghi della cittadina, raccontano le trasformazioni profonde che la stanno attraversando e lasciano una testimonianza concreta dello “stato dell’arte” a futura memoria.
Una buona parte del materiale è tratto dall’ARCHIVIO STORICO del Gruppo, alimentato nei decenni dalle immagini consegnateci dai pientini; oltre 2.000 fotografie raccolte e conservate in digitale.

PIENZA, STORIA PER IMMAGINI – Volume II

E’ in corso di preparazione il secondo volume di foto d’epoca dal titolo “PIENZA, STORIA PER IMMAGINI”.
Stiamo selezionando le foto che potrebbero andare nella nuova pubblicazione; ne dovrebbe contenere, come per la prima edizione, circa 150 e la scelta è ardua in quanto il nostro archivio ne contiene ormai oltre 3000.

Fatta la prima scelta il Consiglio sarà chiamato a decidere per le foto definitive e saranno richiesti di preventivi per la stampa. Non si esclude che dalla pubblicazione non sia tratta anche una mostra fotografica.

 

INIZIATIVA DEL GRUPPO FOTOGRAFICO PIENTINO SOSTENUTO DA:

FOTO DI ARCHIVIO 2020

Il Gruppo Fotografico Pientino collabora quest’anno con la Fabbriceria della Chiesa Cattedrale di Pienza all’iniziativa SCATTI DI ARCHVIO consistente nella pubblicazione settimanale di immagini tratte dal nostro archivio storico e diffuse tramite Facebook sulle pagine della Fabbriceria, del Gruppo Fotografico, del Centro Studi Pientini e della Fondazione San Carlo Borromeo di Pienza.

Il contenuto, di cui mettiamo alcuni esempi qui sotto, sarà commentato e illustrato da una didascalia. Invitiamo i soci a condividere il link sulle proprie pagine social.

Appuntamento con #scattidiarchivio in una nuova suggestiva immagine proposta dal Gruppo Fotografico Pientino #dicembre2020
Il Pontaccio – tra Pienza e San Quirico d’Orcia, autore ignoto, inizi ‘900
La campata di un antico ponte sul Tuoma, conosciuto dai pientini come “il pontaccio”. Nella foto l’acqua scorre ancora sotto il manufatto, realizzato probabilmente sul tracciato di una delle direttrici della Francigena che conducevano a Corsignano. Successivamente il corso del fiume si discostò dal ponte ed anche il tracciato stradale fu sostituito da nuovi percorsi più a monte, per cui il ponte fu abbandonato rimanendo in posizione solitaria. Oggi alberi di alto fusto e vegetazione spontanea lo nascondono alla vista.
Archivio storico GFP – Riproduzione riservata

📌Appuntamento del giovedì con #scattidiarchivio in un’immagine proposta dal #GruppoFotograficoPientino#gennaio2021
🔸La costruzione del ponte scomparso – Val d’Orcia, 1886, autore ignoto 🔸
Ponte “a nove luci” sul fiume Orcia, tra Pienza e Gallina, durante la costruzione (foto del 1 luglio 1886). Dopo aver attraversato il ‘900, resistito al passaggio del fronte della Seconda Guerra Mondiale e ad innumerevoli piene del fiume, le campate centrali sono state spazzate via dalla furia dell’Orcia nella notte del 28 novembre 2012.
• Archivio storico GFP – Riproduzione riservata

 

INIZIATIVA DEL GRUPPO FOTOGRAFICO PIENTINO SOSTENUTO DA:

UNA GIORNATA PER STEFANO TUSCANO – MOSTRA FOTOGRAFICA

Nell’ambito della GIORNATA PER STEFANO TUSCANO che si terrà sabato 8 giungo 2019 il GRUPPO FOTOGRAFICO PIENTINO presenta la mostra fotografica e documentaria sullo scrittore pientino di cui viene pubblicato l’inedito romanzo OTTAVIO. La mostra si terrà a Palazzo Piccolomini dall’8 al 23 giugno. Ingresso gratuito.


TUSCANO

FILM A PIENZA E IN VAL D’ORCIA

Le immagini tratte dai film, i “dietro le quinte” e le “comparse” nelle location cinema-tografiche dal 1950 al 2018 a Pienza e in Val d’Orcia.

MOSTRA FOTOGRAFICA
DAL 15 Dicembre 2018 al 6 Gennaio 2019

PALAZZO PICCOLOMINI – INGRESSO GRATUITO

INTRODUZIONE

Cinquanta anni fa Franco Zeffirelli realizzò uno dei capolavori del cinema italiano e scelse, tra le altre, le location di Pienza e di Palazzo Piccolomini per ambientare la storia intramontabile di Romeo e Giulietta. Per la piccola cittadina un po’ sperduta e non ancora interessata dagli intensi flussi turistici di oggi, il set cinematografico fu un evento a suo modo “storico”, anche perché fu il primo di una lunga serie di situazioni analoghe.

Il Gruppo Fotografico, da sempre dedito alla documentazione del territorio, aveva già proposto nel 2012 una rassegna di immagini legate ai set cinematografici collocati a Pienza ed in Val d’Orcia e, spronato da Amministrazione Comunale e Società Esecutori Pie Disposizioni, vuole riproporre quest’anno lo stesso tema, dedicandolo principalmente al film di Zeffirelli, raccogliendo immagini emerse nell’occasione della ricorrenza, affian-candole a quelle degli altri film e arric-chendo la “collezione” con nuovi eventi, come la produzione della serie TV “I MEDICI”, anch’essa girata nel centro storico di Pienza.

La mostra si inserisce nel contesto dell’iniziativa più ampia e articolata promossa dalla Società Esecutori Pie Disposizioni in Siena in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Pienza per il 50° anniversario (a lato la locandina della mostra-esposizione) e vuole anche essere una testimonianza di come gli eventi internazionali lascino il segno anche nelle realtà locali.

Romeo e Giulietta di Zeffirelli

Romeo e Giulietta di Zeffirelli nel cortile di Palazzo Piccolomini